mercoledì 27 febbraio 2008

Perchè?

Perchè dobbiamo soffrire su questa terra?
Perchè dobbiamo [ o meglio 'devo' ] subire tutti i mali possibili ed immaginabili?
Perchè esistono tutti questi modi per creare sofferenza e dolore?

Sono più di dieci giorni che non scrivo niente. Dal mio compleanno, effettivamente. Proprio perchè il giorno dopo sono cominciati i "fastidi"... in poche parole mi sto portando dietro lo strascico nero dell'anno passato.

Che periodo da schifo!
Mi consola solo il fatto che la fortuna prima o poi deve girare anche dalla mia parte, non può andare sempre male, non può essere sempre tutto nero.

O almeno lo spero..

---- [8.59]

Ah, e s'è pure dimesso il grande fidel. E' finita Cuba...

venerdì 15 febbraio 2008

Oggi..

... compio 20 anni.
Si ricomincia da 0, è proprio il caso di dirlo. Solo che questa volta invece di un "1" c'è un "2".

Cominciano 10 anni di vita durante i quali potrà accadere di tutto, e se Dio vuole alcune di queste saranno la laurea specialistica e l'assunzione in qualche grande azienda con un buono stipendio!

Questi sono i due obiettivi che mi pongo all'inizio di questo decennio!

Buonanotte!

martedì 12 febbraio 2008

148.000 anni luce

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa l’Uomo dalla Donna

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa il Vivere dal Sopravvivere

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa il Cervello dal Cuore

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa la Terra dal Cielo

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa Noi da Dio

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa L’Uomo da Se Stesso

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa l’Uno, dall’Altro

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa ciò che Siamo, da ciò che Vorremmo Essere

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa ciò che Siamo, da ciò che Crediamo di Essere

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa il Nostro Dire, dal Nostro Fare

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa il Ragazzo, dall’Uomo

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa un Uomo, dalla Sua Donna

148.000 Anni Luce, è la distanza che separa Ciascuno di Noi, dalla Destinazione del Proprio Cammino

lunedì 11 febbraio 2008

Prima sessione

Ok, la prima sessione è andata.
Non è stata eccezionale, anzi direi che è andata proprio male. Non importa, ciò che conta è aver messo da parte questi 26 crediti e aver finito subito gli esami.
Sono libero, un mese di svago e distensione in vista delle nuove lezioni, del nuovo semestre, dei nuovi esami.

Un mese per guardarmi dentro ancora una volta, per rimettermi ancora una volta in carreggiata, perchè non si finisce mai di conoscersi.
Un mese per fare ciò che voglio, senza dover pensare all'università, allo studio, al dover fare questo o quello.
Un mese per guardami in giro, sorridere al sole e lasciarmi accarezzare dal vento, sospirare guardando le stelle e lacrimare assieme al cielo.

Più semplicemente, un mese per Vivere.

Una Poesia

Buio.
La sua luce manca,
nulla c'è ad illuminare
la mia strada,
come cieco avanzo.

Musica.
La melodia della sua voce
mi riempie ancora,
il ricordo di averne udito
più forte del momento.

Silenzio.
Il rumore è forte nel silenzio,
riempie intere stanze ma
ad un gesto s'allontana.
Nel fracasso del silenzio ricordo di lei.

Memoria.
Potente, forte, viva dentro me
la sua immagine.
Come avanti averla e
toccarla, ascoltarla, sentirla.

Dolore.
Tutto ciò m'uccide,
ché son libero
ma non sento d'esserlo
e devasto la mia persona
lasciando che di me si pensi
“che peso”.

Rassegnazione.
Non puoi averla, rassegnati
dicono a ragione, eppur
non riesco di lei a scordarmi.
Guardare ancora avanti?

Volere.
Nessun'altra, è lei ciò che voglio.
Brama, desio ardente
di mille carboni cocenti
è ciò che in petto nutro.

Tristezza.
Lei non c'è, non ci sarà.
Mi chiudo in me, alzo
la barriera del mio cuore,
tutti fuori, io dentro: Adieu.

Dedicato a Te

Non riesco a dirti
Ciò che in seno provo.
Mille e mille motivi
lingua
costringon fra denti.

Eppur mi piaci.
Tant'è, mi piaci
eppure taccio.
Ti guardo e penso
“orsù, favella”.

Non passan la mente
cotal parole,
e resto serio come
un bronzo di riace.

Sono ai venti,
e d'imparare ancora
non v'è verso.
Son negato, me lo dicon!

Han ragione,
se per dire ciò che
ho da dire ho bisogno
d'albeggiare con musica
e poesie.

Eppure...
son qui con musica
alba e tanto sonno,
per dire a te ciò che non oso
e che a parole taccio.

Proprio tu,
si proprio a te questa è dedicata.
So che non leggerai,
o se lo farai non capirai.

M'hai colpito, m'hai segnato.
Ma io non riesco,
son rosso e fo silenzio.
Ehi, mi piaci!

domenica 3 febbraio 2008

Riassettare

Oggi abbiamo rivoltato casa come un calzino.
L'abbiamo tirata a lucido, splendente, pulita come non lo è stata mai!

Una botta di vita al salone: modifiche qui e li, angoli e spuntoni.
Chissà cosa vuol dire... effettivamente mi sento particolarmente spigoloso.

Dovrei fare qualcosa del genere anche dentro me stesso, buttare via gli scatoloni vecchi, spolverare dove c'è bisogno, passare lo straccio, igienizzare...

Mi sento in disordine, scombussolato, "sporco" in qualche modo. Mi sento smontato come un giocattolo lego... rimando, rimando, rimando ancora, ma fra qualche giorno avrò il tempo per rimettermi in ordine, per rimontare i pezzi e capire queste sensazioni.

"Lavoro di cuore lo sai. Cantare d'Amore non basta MAI!" ...

Qualche pezzo si sta staccando di nuovo, stanno cadendo e si stanno rompendo piano piano, uno dopo l'altro.
Ma che succede? Perchè tutto questo disordine?

Non vedo l'ora che arrivi l'8, con la speranza di riuscire ad autografare quel verbale e lasciarmi alle spalle questi primi esami.
Venti giorni di relax, venti giorni di dolce far niente, venti giorni per riprendere le forze, ricostruire il mio castello.

...il mio castello... ecco, questa è una cosa strana: sento come se la barriera che issai tempo fa, e che avevo abbattuto, si fosse rialzata furtivamente. Da un giorno all'altro l'ho vista nuovamente davanti ai miei occhi, netta, cupa, spettrale a dividermi dal mondo. Uno scudo che impedisce alle mie emozioni, ai miei pensieri di esprimersi come dovrebbero.

Sto lentamente chiudendomi dentro me stesso...

...di nuovo...

...

sabato 2 febbraio 2008

E così sono due

Wow, ieri ho verbalizzato il mio secondo esame, i miei primi 16 crediti.

Un voto veramente pessimo, quello di ieri, ma non importa. Sono 8 crediti e un esame messi in tasca, non ho di che lamentarmi più di tanto.

Adesso lancio lo sguardo a venerdì, all'ultimo esame del semestre.
Ma guardando al passato, a come hanno valutato gli esoneri, metto subito l'anima in pace e non m'aspetto un gran risultato.

---

Mi ha chiesto "Come stai?"
...
Male. Sto Male, e tu lo sai, è inutile che continui a chiederlo ogni volta che ci sentiamo... sto male... ed ho bisogno di fare un passo indietro...

venerdì 1 febbraio 2008

Prima di dormire

Devo dirvi, anche se non ve ne può fregare di meno, che ho preso 24 all'esame di economia, e che fra 10 ore sarò dietro una scrivania a discutere l'esame di statistica di base.

... ma in realtà volevo scrivere perchè oggi ho visto... qualcosa che mi ha fatto tornare indietro nel tempo, mi ha riportato in quegli anni maledetti...
In quegli anni in cui... uff, non riesco ancora a scriverne, dopo tutti questi anni.

Non riesco a parlarne come se nulla fosse... sento sempre quel retrogusto amarognolo giù, nel profondo dell'anima...

Ho sofferto, sto soffrendo... e ne soffrirò sempre, lo so...
Debbo dirle solo "GRAZIE"...