mercoledì 9 giugno 2010

Once upon a time

Una volta scrivevo regolarmente su questo blog, mi piaceva.
Effettivamente, non era una brutta valvola di sfogo durante gli esami, durante quei periodi un po' così. Mi è sempre piaciuto scrivere, rullare le dita sulla tastiera, vedere i caratteri che velocemente si dipingono sulla tastiera e sentire che tutti i miei pensieri si riversano attraverso le mie mani in un foglio di carta elettronico, che li terrà impressi in una memoria comune. Pensare che qualcuno possa apprendere qualcosa dalle esperienze che di tanto in tanto scrivevo su questo blog, mi ha accompagnato per diversi mesi e mi ha sempre lasciato piuttosto... non so, orgoglioso forse?
Sono consapevole del fatto di non aver scritto mai niente di particolarmente "interessante", o che potesse "segnare" qualcuno nel profondo, ma forse a qualcosa è servito, anche solo a far divertire qualcuno :)

Ecco, in questo momento sono seduto ad un tavolino sul mio balcone, sotto di me qualcuno passeggia, tanti passano in macchina, qualcuno affacciato alla finestra. Tante vite che si intrecciano inconsapevolmente in frazioni di secondo, ci si scambia un'occhiata con entità con cui molto probabilmente non si avrà mai niente a che fare. E' strano, fermarsi a pensare che siamo così tanti sulla faccia della terra, ma la nostra vita si intreccierà con pochissime altre.
Ancora più affascinante pensare che in molti, moltissimi casi, fra quelle poche persone ci sarà la metà che ci completa, quella con cui passare tutta la vita, con cui dividere gioie e dolori, sorrisi e lacrime, con cui si litigherà tantissimo per poi guardarsi negli occhi e fare la pace. Quella persona con cui si dividerà tutto, senza esclusione...

Beh, dopo queste righe di pensieri sconnessi, penso che andrò a parlare con la mia, di metà.

*I love you*