venerdì 11 gennaio 2008

-11

Eccolo qui. Lo sapevo che sarebbe arrivato questo momento, me lo sentivo!

Mancano 11 giorni al primo esame e non riesco a mettermi sui libri, guardo quelle parole, quelle formule, quelle frasi senza riuscire a farmele entrare in mente, nonostante il loro significato sia molto più che chiaro.

Per quanto mi concentri sui questi stramaledetti testi universitari, non riesco a costringere il mio cervello a ricordarne i concetti!

Chissà, avrò bisogno di un po' di svago puro, dato che queste vacanze non sono state propriamente fantastiche... una nota positiva è da dare al capodanno, ed un'altra al ritorno qui a Roma assieme ai tre G. ( il mio nome stona, ma non importa! :-) ).

Mah, fatto sta che questo pomeriggio lo passerò lontano dai libri, lontano da casa, in giro per Roma con il sorriso sulle labbra, dimenticando per un po' i miei doveri, i miei obblighi, il futuro e il passato. Pensando solo al presente!

Il presente... già... in questo preciso momento la mia mente è affollata di pensieri, di parole, di sentimenti che devo riorganizzare e trascrivere su di un sms. Destinazione: la parte opposta d'Italia.

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Son legato fra due fuochi.
Mi guardo attorno con terrore
Mentre con i miei desii giochi,
T'avvicini, t'allontani, il cuor mio un dolore
Immenso in immane morsa ammanta.

Atterro il guardo
E il viso bagno
Tu domandi: "perchè piangi?"
Io ti guardo "voglio e non vorrei"

E son qui sdraiato sul cemento
A domandarmi sulla vita:
Quando finirà la mia salita?
Ed ecco l'Amico, basta col lamento

Gambe in spalla bello mio
Ché la strada ancor non è finita
Non v'è tempo pe' rimorsi.
Poggia pur sulla mia spalla
Ora non pensare, agisci!

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