domenica 3 febbraio 2008

Riassettare

Oggi abbiamo rivoltato casa come un calzino.
L'abbiamo tirata a lucido, splendente, pulita come non lo è stata mai!

Una botta di vita al salone: modifiche qui e li, angoli e spuntoni.
Chissà cosa vuol dire... effettivamente mi sento particolarmente spigoloso.

Dovrei fare qualcosa del genere anche dentro me stesso, buttare via gli scatoloni vecchi, spolverare dove c'è bisogno, passare lo straccio, igienizzare...

Mi sento in disordine, scombussolato, "sporco" in qualche modo. Mi sento smontato come un giocattolo lego... rimando, rimando, rimando ancora, ma fra qualche giorno avrò il tempo per rimettermi in ordine, per rimontare i pezzi e capire queste sensazioni.

"Lavoro di cuore lo sai. Cantare d'Amore non basta MAI!" ...

Qualche pezzo si sta staccando di nuovo, stanno cadendo e si stanno rompendo piano piano, uno dopo l'altro.
Ma che succede? Perchè tutto questo disordine?

Non vedo l'ora che arrivi l'8, con la speranza di riuscire ad autografare quel verbale e lasciarmi alle spalle questi primi esami.
Venti giorni di relax, venti giorni di dolce far niente, venti giorni per riprendere le forze, ricostruire il mio castello.

...il mio castello... ecco, questa è una cosa strana: sento come se la barriera che issai tempo fa, e che avevo abbattuto, si fosse rialzata furtivamente. Da un giorno all'altro l'ho vista nuovamente davanti ai miei occhi, netta, cupa, spettrale a dividermi dal mondo. Uno scudo che impedisce alle mie emozioni, ai miei pensieri di esprimersi come dovrebbero.

Sto lentamente chiudendomi dentro me stesso...

...di nuovo...

...

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