lunedì 22 dicembre 2008

Gesu bambino

Dice che era un bell’uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un’altra lingua però,
sapeva amare.
E quel giorno lui prese a mia madre,
sopra un bel prato... ah,
l’ora più dolce,
prima di essere ammazzato.

Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto...
con l’unico vestito,
ogni giorno più corto.
E benchè non sapesse il nome,
e neppure il paese...
mi aspetto' come un dono d'amore
fin dal primo mese

Compiva sedici anni,
quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna.
E stringendomi al petto che sapeva, sapeva,
sapeva di mare
giocava a far la donna
col bambino da fasciare.

E forse fu per gioco,
o forse per amore,
che mi volle chiamare,
come nostro Signore.

Della sua breve vita, il ricordo,
il ricordo più grosso,
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso.

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
Per la gente del porto mi chiamo
Gesù bambino.

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
Per la gente del porto mi chiamo
Gesù bambino.

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