lunedì 17 marzo 2008

Darkness

Sono seduto di fronte al monitor del mio pc, unica luce che illumina la stanza altrimenti tenebrosa. Tutto è in penombra. Ogni oggetto, colpito solamente su un lato dal fascio luminoso, appare cupo, minaccioso, pronto a prendere vita e balzarmi addosso.
La piccola aquila di roccia vulcanica al mio fianco ha uno strano bagliore negli occhi. Inquietante è la parola adatta.

Eppure sento di trovarmi a mio agio in questa situazione. Sento che questo ambiente mi appartiene, che l'oscurità non ha nessun effetto su di me e anzi, m'ispira. Mi riempie i polmoni, pervade ogni mio più piccolo muscolo facendo correre un brivido d'eccitazione lungo la spina dorsale.

C'è qualcosa di me che è attratta dal buio, dai segreti che esso nasconde.

Il buio... "When i'm walking a dark road, i am a man who walks Alone" cantavano gli Iron Maiden, in Fear of the Dark. Io no, non ho paura del buio, anzi mi sento a casa. Sento di poter dominare questa cappa pesante che scende con l'oscurità, manipolare questo nero mantello che avvolge tutte le cose per farne un mio schiavo e usufruire dei suoi servigi per un fine che non ho ancora ben chiaro nella mia mente.

Mi rendo conto che questa divagazione sul buio può sembrare strana, patetica o preoccupante. Ad ogni modo questa sera ho questa sensazione. Smania di potere? Egocentrismo? Voglia di nascondere qualcosa? Non lo so, pensate ciò che volete, resta il fatto che l'assenza di luce mi fa sentire... potente, anche se non è proprio la parola adatta.

E' un periodo strano, questo che sto vivendo ultimamente: ci sono giorni in cui sento di poter scalare le montagne e farle rovinare con un urlo, altri in cui mi sento piccolo come un moscerino della frutta.
Ci sono giorni in cui sento la potenza scorrermi nelle vene, ed altre in cui credo che il sangue abbia smesso di fluire nel mio corpo.
Giorni in cui sono allegro, spensierato e pieno di vita, altri in cui l'unica cosa che vorrei sarebbe sprofondare cento metri sotto terra e rimanere li per giorni lasciando che la vita mi scorra addosso.

Tuttavia in qualunque di questi stati io sia, nel buio dimentico tutto e torno a far viaggiare la mia mente. Torno a "filosofeggiare", mettiamola così. Nel buio trovo ancora una volta la voglia di scrivere, di buttare i miei pensieri, le mie idee e le mie sensazioni su di un foglio elettronico come sto facendo ora, in una serie di nonsense apparentemente senza fine.

Oscurità...

Tutto questo è sensazionale. Se il tuo occhio non può vedere nulla, se può solo immaginare le forme che intravede in quella penombra creata da una fioca luce, come può essere quella di un monitor, la tua mente comincia ad aprirsi, ad abbracciare pensieri che altrimenti non avrebbe mai preso in considerazione.
Ecco cosa si nasconde nel buio fisico: l'accecante luminosità del Pensiero che solo slegato dalla realtà a cui è ogni giorno vincolato può esprimersi nella sua vera natura.

Spegnere la luce, allontanare il mondo esterno, chiudere gli occhi... è così che i sentimenti, le aspirazioni, i pensieri più profondi possono venire a galla con tutta la loro intensità!

Shhh.. spegni la luce, ora!

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