domenica 30 dicembre 2007

Verso capodanno

Sono praticamente le quattro di notte. Una persona normale starebbe dormendo, a quest'ora.

Ma io non sono normale.
Sono appena tornato da una "festicciola" dove ho bevuto praticamente di tutto... per la prima volta in vita mia sono particolarmente brillo, e sto constatando che fortunatamente non ho la sbornia triste.

In compenso ho quella riflessiva! Ho un po' la testa fra le nuvole, eppure riesco a pensare lucidamente: sto guardando dietro di me, sto osservando la mia vita, la mia esistenza... e ho capito che mi piace, o meglio, mi è piaciuto essere stato com'ero. Adesso sono un nuovo L., un nuovo me, e l'ho già accettato.

Era semplice. La chiave di quel labirinto era estremamente semplice. La via di fuga da quelle quattro mura incrociate fra loro era maledettamente facile da scovare.

E' difficile da definire a parole, è una sensazione che ho dentro di me, una nuova consapevolezza del mio nuovo essere, un nuovo punto di vista dal quale guardare L. che non avevo mai preso in considerazione.

E' strano. Io non credo agli oroscopi, o almeno non lascio che mi condizionino ( non nego che mi sfizio a leggerli ), eppure di tanto in tanto mi diverto a leggere i tratti caratteristici del mio segno - Acquario, ndr -.
Fra le tante cose ( nelle quali a volte riesco a riconoscermi ), ce n'era una che non avevo mai preso con il giusto peso perchè non mi sentivo assolutamente quel tipo di persona, e a tutt'oggi non mi ci sento pienamente.
Comunque sia, quel simbolo distintivo è l'incapacità di restare accanto ad una persona del sesso opposto per più di un certo periodo, a causa dei motivi più disparati e per due in particolare:

1- l'Acquario NON vuole far soffrire il partner in nessun modo, e se c'è anche UN solo motivo per cui questo possa accadere, tende a troncare la storia prima che ci si possa legare in maniera compromettente;

2- l'Acquario è prima di tutto uno SPIRITO LIBERO.

Ed è proprio vero che sono uno spirito libero, mi ci sento con tutte le mie forze, mi sento LIBERO, sento di poter Volare, di potermi librare in alto nel cielo e guardare la terra dalle nuvole.

Ma tutto questo non può descrivere neanche in minima misura ciò che realmente provo. L'importante è che ora sul mio viso sia tornato il sorriso, e che i miei occhi brillino ancora di gioia e felicità di fronte alla vita.

...ma lo faranno solo fra qualche giorno, quando il 2007 finirà e si porterà via anche l'ultima festa, con i suoi ricordi...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'alcool che effetto che fà è mitico. Vorra dire che ti sbronzerai tutte le sere per stare meglio!!! Per fortuna io non ne ho bisogno......la feliceita non bisogna ricercarla perche è parte di noi è in noi..... non bere che fa male... quest'ultimopost è in netta contraddizione con gli altri...

L. ha detto...

Non vedo contraddizioni in questo post, anzi è la conclusione diretta di un percorso durato un mesetto.
L'alcol mi ha semplicemente vuotato la mente, eliminando i pensieri inutili e consentendomi di focalizzarmi su quelli veramente importanti.

La felicità è vero, è parte di noi, ma a volte si è abbastanza ciechi da non vederla! Io lo ero, adesso non lo sono più.


PS: chi mi conosce sa che non sono una spugna!